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Diagnostica ecografica

Le ragioni più comuni per cui si esegue l’ecografia in campo ostetrico sono: determinare con buona precisione l’epoca della gravidanza, la vitalità e la posizione del feto (e della placenta) ed accertare che il suo sviluppo sia normale.  Un'accreditata società scientifica quale la SIEOG (Società Italiana di Ecografia Ostetrica Ginecologica) ha elaborato delle Linee Guida sulle finalità e le indicazioni delle ecografie eseguite in diversi momenti della gestazione alle quali l'operatore si deve scrupolosamente attenere.

La Diagnostica Prenatale per Immagini ed Invasiva dell’Ospedale Evangelico Internazionale possiede ecografi di ultima generazione che rispondono  ai requisiti richiesti dalle Linee Guida SIEOG e pertanto è possibile effettuare, dove necessario, indagini in 3D e 4D, utili al fine di un chiarimento diagnostico specifico. I nuovi software in dotazione alle macchine permettono inoltre di avere una visione più accurata dell'anatomia fetale.

Inoltre i medici della Struttura effettuano annualmente accreditamento presso la Fetal Medicine Foundation, per poter rimanere aggiornati sulle tecniche ecografiche più recenti e sugli sviluppi della Medicina fetale. L'esame ecografico è da ritenersi sicuro, cioè non pericoloso, per la madre e per il feto. 

Ecografie routinarie (o di screening) previste dal SSN

Sarebbe auspicabile che il monitoraggio ecografico di una gravidanza fisiologica prevedesse almeno tre ecografie: una nel primo trimestre, una nel secondo trimestre ed una nel terzo trimestre. A tal proposito anche il nostro SSN garantisce la copertura economica per ecografie praticate in tali epoche.

Le ecografie in gravidanza previste in regime di esenzione ticket sono quelle del: 

  1. I trimestre - entro la 13° sett. compiuta
    (periodo ottimale 12+0 - 13+3).L'ecografia del I trimestre ha lo scopo di determinare con buona precisione l’epoca della gravidanza, valuta la camera ovulare e il numero degli embrioni, visualizza il battito cardiaco del feto ed effettua un primo screening malformativo fetale ( con i limiti dell'epoca gestazionale precoce) .
  2. II trimestre - tra la 19° e la 21° sett. compiuta
    (periodo ottimale 19+0 – 21+21+3) chiamata anche “morfologica o strutturale”, consente la valutazione accurata degli organi ed apparati fetali per lo screening delle malformazioni
  3. III trimestre - tra la 32° e la 34° sett. compiuta
    (periodo ottimale 32+0 – 33+6) chiamata “biometrica”  è utile perché determina se l’accrescimento fetale sta avvenendo in maniera regolare, valuta la posizione del feto , le condizioni della placenta e del liquido amniotico ed eventualmente studia la flussimetria dei vasi fetali. L'esame ecografico del terzo trimestre ha l’ulteriore scopo di valutare nuovamente alcune parti dell'anatomia fetale già studiate nel secondo trimestre per individuare quelle patologie il cui riconoscimento è difficile/impossibile prima di tale epoca ovvero le patologie evolutive che possono comparire in qualsiasi momento della vita del feto.

Attendibilità dell'esame ecografico di screening: nessuna patologia fetale può essere sempre riconosciuta con l'ecografia. Lo studio ecografico prenatale dell'anatomia fetale è fortemente condizionato da diversi fattori, che possono falsare i risultati, nonostante la correttezza dell'esame. Tali fattori sono:

  • l'epoca di gestazione;
  • la variabilità della morfogenesi fetale (in pratica la diversità dei tempi di sviluppo del corpo fatale), che non sempre consente deduzioni definitive con un unico esame ecografico;
  • il tipo di patologia e la storia naturale della malattia;
  • l'indicazione all'esame;
  • l'esperienza dell'operatore;
  • lo spessore della parete addominale materna;
  • la posizione sfavorevole del feto;
  • le anomalie di quantità del liquido amniotico;
  • la gemellarità.

La paziente viene informata di tutto ciò tramite un foglio che è un consenso per aver ben compreso il grado di sensibilità dell’indagine. 

Accettazione

Occorre presentarsi il giorno stabilito con una richiesta regionale in cui risulti chiaramente la tipologia della prestazione (Ecografia Ostetrica) e la esenzione riferita alla settimana di gestazione nel momento in cui si effettua l’esame  (ad esempio M 12 per il I trimestre; M20 per il II trimestre , M32 per il III trimestre).

La Paziente dovrà prima effettuare la pratica presso lo sportello CUP situato al piano I dell’ O.E.I. Presidio di Voltri, P.le E. Gianasso, 4 ( sia per le presentazioni esenti che per  quelle non esenti ticket) . Solo successivamente la Paziente potrà  salire al 5° piano per effettuare l'esame .

L’orario della prenotazione è indicativo poiché ogni ecografia ha tempi tecnici differenti che dipendono da svariati fattori non prevedibili. Perciò chiediamo gentilmente alle Signore di aver pazienza se l’esame sarà effettuato in ritardo rispetto all’ora di prenotazione garantendo loro che ogni esame non sarà “affrettato e/o superficiale” a causa dell’accumulo dei ritardi della mattinata.

Ecografie non routinarie

Controllo della crescita fetale
Con il termine ritardo di crescita intrauterino si intende più precisamente una crescita fetale rallentata rispetto ai controlli precedenti e/o un peso fetale stimato inferiore al 10° percentile per l'epoca gestazionale. Primo obiettivo della diagnosi prenatale è proprio quello di distinguere feti costituzionalmente piccoli da feti affetti da rallentamento della crescita. La diagnosi di ritardo di crescita rimane esclusivamente ecografica ma  il sospetto può essere  posto o dalla valutazione clinica o dalle misure rilevate nel corso delle ecografie di routine ( specialmente del III trimestre). Nel caso in cui tutti i parametri biometrici (cranio, addome e femore) siano ridotti, si parla di ritardo di crescita simmetrico, mentre nel caso in cui sia presente una marcata riduzione solo della circonferenza addominale (CA) si è di fronte ad un ritardo di crescita asimmetrico. Nella maggior parte dei casi un ritardo di crescita precoce (da cause genetiche o cromosomiche) è simmetrico, mentre un ritardo di crescita tardivo (da cause placentari) risulta asimmetrico. Nella pratica clinica però non ha molta importanza questa distinzione tra "simmetrico" ed "asimmetrico", poiché entrambi dovranno essere monitorati come situazioni a rischio. Di solito vengono eseguite rivalutazioni seriate ad almeno 2  settimana di distanza l'una dall'altra affinché la stima del peso e l'eventuale incremento ponderale del feto siano attendibili. Generalmente si associa lo studio della Velocimetria Doppler su vari distretti.

Velocimetria Doppler

  • flussimetria delle arterie uterine  per la previsione del rischio di  preeclampsia in gravide a rischio (per anamnesi personale od ostetrica) o per individuare eventuali cause placentari del  ritardo di crescita.
  • flussimetria dell'arteria ombelicale rappresenta lo strumento più efficace per individuare tra i feti con ritardo di crescita quelli a maggior rischio di sviluppare ipossia (ridotto apporto di ossigeno).
  • flussimetria dell'arteria cerebrale media in caso di ritardo di crescita il feto ridistribuisce il flusso di sangue verso quegli organi che necessitano maggiormente di ossigeno e nutrienti , come il cuore ed il sistema nervoso centrale. Tale processo è chiamato centralizzazione del circolo. Per questo motivo si assiste ad una dilatazione dell'arteria cerebrale media al fine di aumentare l'apporto di ossigeno e nutrienti. Da un punto di vista clinico la modificazione dell'arteria cerebrale media dimostra che il feto sta cercando di compensare il ridotto apporto di ossigeno. La flussimetria in questo distretto viene altresì utilizzata per la individuazione della anemia fetale in particolari situazioni cliniche quali l'isoimmunizzazione (evento di incompatibilità fra il sangue materno e quello fetale)
  • flussimetria del dotto venoso questo è l'ultimo parametro che si altera nel ritardo di crescita. Un dotto venoso alterato è una condizione di altissimo rischio di esito avverso se non si interviene rapidamente.

Gravidanze gemellari

Determinazione della corialità
Il modo migliore per determinare la corialità mediante esame ecografico a 11-13 settimane è quello di esaminare la giunzione tra le membrane amniotiche e la placenta. Nei gemelli bicoriali ( “gemelli diversi” ) è possibile apprezzare una proiezione triangolare di tessuto placentare (segno del lambda) all’interno della base delle membrane. Nei gemelli monocoriali ( “gemelli identici”) questo segno non è rilevabile
Gravidanze gemellari bicoriali
Sono gravidanze in cui i due feti sono nutriti da due placente distinte e ciascun feto possiede un  suo sacco amniotico dove è contenuto insieme al proprio liquido.  Esse rappresentano l’80% di tutte le gravidanze gemellari. Più frequentemente rispetto alle gravidanze singole i feti possono sviluppare ritardo di crescita e vi è un rischio superiore di preeclampsia. Per tutti questi motivi  l’evoluzione della gravidanza viene monitorizzata con ecografie seriate a cadenza mensile  per il controllo della crescita 

Gravidanze gemellari monocoriali biamniotiche
Sono gravidanze in cui i due feti sono nutriti da un’unica placenta, ma ciascun feto possiede un suo sacco amniotico dove è contenuto insieme al proprio liquido. I feti sono monozigotici perché possiedono lo stesso corredo cromosomico e quindi sono dello stesso sesso.
Esse rappresentano il 20% di tutte le gravidanze gemellari.
Nelle gravidanze gemellari monocoriali sono presenti comunicazioni vascolari a livello placentare che possono causare, in un 30% circa, uno sbilanciamento del flusso di sangue da un feto (il donatore), all’altro (il ricevente), creando la cosiddetta sindrome da trasfusione feto-fetale, severa in circa la metà dei casi.
Inoltre la prevalenza della preeclampsia (aumento della pressione arteriosa, edemi diffusi ed aumento dell’albumina nelle urine) è circa quattro volte più elevata  rispetto alle gravidanze con feto singolo e la prevalenza di anomalie strutturali è 2–3 volte maggiore rispetto alle gravidanze singole. Per tutti questi motivi  l’evoluzione della gravidanza viene monitorizzata con ecografie seriate a cadenza quindicinale  per il controllo della crescita  dei feti e della velocimetria Doppler su tutti i distretti .

Gravidanze gemellari monocoriali monoamniotiche
Esse rappresentano c.a. l’1% di tutte le gravidanze gemellari ed il 5% delle gravidanze monocoriali. La divisione della massa embrionale dopo il nono giorno dalla fecondazione porta alla formazione di gemelli monoamniotici con un’unica placenta e una singola cavità amniotica e i due cordoni inseriti uno vicino all’altro. La mortalità fetale improvvisa, inaspettata ed imprevedibile è stimata intorno al 50-75% ed è dovuta all’aumento delle malformazioni fetali, all’aumento del rischio di parto pretermine e a complicazioni derivanti dall’estrema vicinanza dei cordoni ombelicali (attorcigliamenti e trasfusioni feto-fetali).Queste sono gravidanze ad alto rischio e per questo motivo si consiglia di monitorizzare l’evoluzione della gravidanza con ecografie seriate presso  un Centro di terzo livello che possa far fronte in maniera adeguata ai rischi elevati connessi con questo tipo di gravidanza.

La scelta del parto dipenderà quindi da  tutti i parametri clinico-ecografici che si hanno a disposizione: stima del peso, quantità di liquido amniotico, flussimetria fetale, epoca gestazionale e maturità polmonare, cardiotocografia ( monitoraggio del battito cardiaco fetale) Nel caso in cui il ritardo di crescita sia associato ad ipertensione e preeclampsia anche le condizioni materne devono essere prese in considerazione nella scelta corretta del momento del parto. È fondamentale esporre le varie prospettive ai genitori ed insieme a loro scegliere la strada migliore.

Cervicometria 
È un metodo efficace per predire il parto pretermine ed è rappresentato dalla misurazione della lunghezza della cervice uterina, che avviene a 22-24 settimane per lo screening dei casi a rischio ( precedenti gravidanze conluse con un parto pretermine). Questa misurazione è anche effettuata in tutti i casi di gravide sintomatiche, cioè con contrazioni o sanguinamenti ad epoche inferiori alle 34 settimane. Attraverso l’ecografia possiamo predire, meglio che con la visita, il rischio di parto prematuro; l’esame viene eseguito con la sonda trans-vaginale, a vescica vuota e fornisce informazioni sulla lunghezza del collo e sulla presenza del Funneling, cioè di uno svasamento ad imbuto dell’orifizio uterino interno.I valori normali sono:

  1. almeno 25 mm nelle gravidanze singole
  2. almeno 20 mm nelle gravidanze gemellari

Accettazione

Tutte le ecografie eseguite al di fuori dei periodi di esenzione sono soggette al pagamento del ticket ad eccezione di quelle effettuate per gravidanza a rischio (ritardi di crescita, gestosi, ipertensione, diabete, gravidanze gemellari, etc.) che necessitano di una richiesta regionale con la dicitura: ”ecografia ostetrica con flussimetria materno-fetale” e con Codice di esenzione M50 da far compilare al proprio Medico di base o al medico dell'Ambulatorio di riferimento.

La Paziente dovrà prima effettuare la pratica presso lo sportello CUP situato al piano I dell’ O.E.I. Presidio di Voltri, P.le E. Gianasso, 4 (sia per le presentazioni esenti che per  quelle non esenti ticket) . Solo successivamente la Paziente potrà  salire al 5° piano per effettuare l'esame .

Ultima modifica venerdì 30 aprile 2021