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Ospedale Evangelico Internazionale
Ente ecclesiastico civilmente riconosciuto
fondato in Genova nel 1857 da Chiese Evangeliche
Sede di Castelletto: Corso Solferino, 1A - Genova
Presidio di Voltri: Piazzale Gianasso, 4 - Genova Voltri
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Procedure terapeutiche imaging assistite del dolore lombare

Il dolore cervico-dorso-lombare, è una sensazione di dolore sentita a livello della schiena che può provenire dai muscoli, nervi, ossa, superfici articolari o da altre strutture nella colonna vertebrale. Rappresenta la prima causa di assenza dal lavoro e colpisce nel mondo milioni di persone. Il dolore può essere intermittente o costante, focalizzato in un posto o essere riferito o irradiarsi ad altre aree. Può essere un dolore sordo, o un dolore acuto o trafiggente o bruciante. Il dolore interessa la parte bassa della colonna vertebrale subito sopra le natiche (lombalgia), principalmente lungo i fasci muscolari ancorati sulla colonna vertebrale. Spesso si manifesta al risveglio, coi primi movimenti della colonna, o la sera alla fine della giornata lavorativa.

Per chi svolge un lavoro prevalentemente sedentario, lo stare seduto a lungo manifesta il dolore, tipicamente proprio nel momento in cui ci si alza dalla sedia. Ma per alcuni il dolore si manifesta acutamente dopo uno forzo o un movimento incongruo, con un irrigidimento muscolare che blocca i movimenti della schiena. Il dolore può essere sentito al collo (e può irradiare alle braccia ed alle mani), nel mal di schiena “alto”, oppure, alla bassa schiena (nel mal di schiena “basso”, e può irradiarsi alle gambe o piedi), e può includere altri sintomi oltre al dolore, come debolezza, sensazione di addormentamento o formicolii. E’ importante distinguere l’origine del mal di schiena dovuto a problemi alla colonna vertebrale (quali discopatie etc, con problemi di sciatica), da semplici problemi muscolari.

Di solito i problemi più semplici di infiammazione muscolare o articolare si risolvono spontaneamente o con semplici analgesici e con il riposo. Quando però il dolore non passa o si ripresenta periodicamente nella stessa forma bisogna fare accertamenti per verificare la presenza di un’infiammazione cronica articolare; spesso poi il dolore prolungato e ripetuto si associa a quello che viene definito dolore radicolare, prodotto cioè dall’infiammazione di una terminazione nervosa che può essere causata da un fatto compressivo quale un’ernia discale o dalla compressione di osteofiti prodotti dall’artrosi.

La patogenesi del dolore radicolare è spiegata dal fatto che il disco erniato (ernia del disco) meccanicamente comprime la radice nervosa che si deforma e determina una degenerazione del rivestimento mielico. Inoltre il prolungato effetto pressorio sulla radice induce un vero e proprio insulto ischemico, legato all’alterazione del microcircolo arterioso e soprattutto al blocco del ritorno venoso, con conseguente imbibizione edemigena della radice stessa, che aumenta di volume. All’effetto compressivo della radice si associano sia una reazione infiammatoria cellulomediata che una non immuno-mediata, secondaria a fattori bioumorali locali.

Questo avviene nelle grosse ernie; nelle piccole ernie e nelle protrusioni discali il disco non sempre entra in contatto permanente con la radice ma solo facendo particolari movimenti o assumendo particolari posizioni, in questo caso l’infiammazione non è immediata, ma basta un colpo di freddo o movimenti anomali prolungati per scatenare l’infiammazione e il dolore in quella radice che è particolarmente sotto stress.

La prima cosa che si deve ottenere è ovviamente la riduzione del dolore che passa attraverso la riduzione dell’infiammazione per cercare poi di togliere le cause che lo hanno indotto.

Le procedure terapeutiche effettuate presso la Radiologia dell’Evangelico di Castelletto consentono di ridurre l’infiammazione utilizzando diversi tipi di infiltrazioni guidate dall'imaging.

La sostanza più innovativa che utilizziamo è l’Ozono. Dal punto di vista chimico l’ozono (O3) è un gas, una forma instabile dell’ossigeno e viene somministrato miscelato con l’ossigeno.

L’effetto della miscela di ossigeno-ozono è analgesico e antinfiammatorio.

L’ozono infatti, inibisce la sintesi e il rilascio di prostaglandine , bradichinina e varie molecole algogeniche. Inoltre l’ozono aumenta il rilascio di antagonisti delle citochine proinfiammatorie.

Questo determina chimicamente una riduzione della patologia infiammatoria radicolare. L’ effetto chimico dell’ozono sulla patologia infiammatoria radicolare può anche spiegare l’efficacia clinica delle infiltrazioni intraforaminali O2 -O3.

Altra sostanza che viene utilizzata è l’Acido Ialuronico, sostanza naturalmente presente nel nostro corpo in particolare nelle cartilagini articolari e nel liquido sinoviale che riempie le cavità articolari; l'acido ialuronico viene continuamente metabolizzato ed eliminato, pertanto è imperativo che l'organismo continui a sintetizzarne di nuovo per rimpiazzare quello metabolizzato. Durante il fisiologico processo di invecchiamento, o in presenza di particolari condizioni patologiche, la produzione di acido ialuronico tende a diminuire, favorendo così l'insorgenza di problemi alle articolazioni, come accade durante il processo osteoartrosico. La sua somministrazione in sede intrarticolare ricostituisce il patrimonio di acido ma stimola anche la neo produzione ottenendo un effetto analgesico ed antiinfiammatorio.

In alcuni casi viene utilizzato anche il cortisone che è il più potente antinfiammatorio prodotto dal nostro corpo e per solito lo utilizziamo con una formulazione a lento rilascio che dura per 15-20 giorni.

La miscela di Ossigeno-Ozono è alla base della cura delle malattie degenerative artritiche ed artrosiche; quando ad essa è affiancato l'effetto combinato di Acido Ialuronico e Cortisone, che potenziano l'effetto anti infiammatorio e anti dolorifico, i risultati sono duraturi ed efficaci!

La modalità di infiltrazione della colonna lombare più precisa è quella TC guidata che, a fronte di una modesta dose di radiazioni (la nostra macchina TC è all’avanguardia e, grazie a una nuova tecnologia, la dose si radiazioni a cui è esposto il Pz è ridotta del 50%) ci consente di di arrivare anche all’interno delle articolazioni interapofisarie (quelle tra le vertebre) con aghi piuttosto lunghi curandole nel modo più mirato possibile, raggiungendo anche la zona di infiammazione della radice nervosa.

In questo tipo di approccio si somministra Ozono insieme a Cortisone e anestetico e si può aggiungere anche l’Acido Ialuronico con un numero di iniezioni che variano a seconda della patologia di base. Il trattamento è unico, talora ripetuto una seconda volta dopo 15-20 giorni oppure dopo 15 giorni si può fare un ciclo di infiltrazioni paravertebral per ridurre ulteriormente il dolore..

Nelle persone giovani, in età fertile anche la minima dose di radiazioni può essere pericolosa, abbiamo sviluppato una procedura in NAVIGAZIONE MULTIMODALE che unendo all’ecografia le immagini di una Risonanza Magnetica consente di raggiungere la sede da trattare senza l’impiego di radiazioni, grazie alla possibilità di visualizzare il tragitto virtuale dell’ago nei tessuti.

Ultima modifica martedì 27 giugno 2017